Timore o terrore?

Bisogna avere timore o terrore di Dio?

Israele vide la grande potenza con cui il Signore aveva agito contro gli Egiziani. Il popolo, perciò, ebbe timore del Signore, credette nel Signore e nel suo servo Mosè. Esodo 14:31

Premessa: il “timore di Dio” non è “terrore di Dio” ma un senso di rispetto molto profondo ed umile, verso un essere che è stato in grado di crearci.

Cosa significa?  

Proverò a spiegarlo in modo più accurato.

La parola timore è semplicemente un’emozione dell’uomo. Infatti, se andiamo a leggere nel vocabolario Treccani, la parola timore viene definita come aspettarsi con preoccupazione, che avvenga, o sia già avvenuta, una cosa considerata come un danno, come un pericolo, o comunque un fatto spiacevole.

Alcuni esempi: Temo sempre qualche brutta sorpresa oppure, sono preoccupata per il ritardo, oppure temo un incidente, qualche disgrazia; etc. etc. Questo timore, spesso ci limita nella nostra serenità della vita quotidiana.

Lo si può anche considerare come una paura interiore.

Nel proseguire però con la ricerca, non voglio soffermarmi troppo su questa parola così ansiosa, ma invece voglio soffermarmi su un’altra parola che è la parola “temere” Dio.

Infatti, se ricerchiamo nel web, e scriviamo la frase temere Dio, il risultato riporta come definizione, l’atteggiamento secondo cui, il fedele vive costantemente considerandosi sotto lo sguardo del Signore, preoccupato di piacere più a lui che agli uomini.

Infatti, ci sono due fattori semplicissimi da considerare.

Il Primo, è quello di un non credente, è cioè la persona che non crede in Dio. Il timore di Dio prende in questo caso forma di timore del giudizio di Dio e della morte eterna, che altro non è che l’eterna separazione da Lui. Se leggiamo infatti nella Bibbia, in Luca 12:5 vi è scritto:

Io vi mostrerò chi dovete temere: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna; sì, vi dico, temete lui. Luca 12:5

Anche in Ebrei 10:31 la Bibbia ci riporta il versetto sotto indicato:

È cosa spaventevole cadere nelle mani del Dio vivente. Ebrei 10:31

Invece nel secondo caso, per la persona che crede, la Bibbia ci indica che il timore di Dio è una cosa molto diversa. Il timore del credente verso Dio è un sentimento di rispetto verso di Lui, senza la paura, senza l’apprensione di un giudizio, ma con la consapevolezza di essere da Lui amati.

Nella Bibbia in Ebrei capitolo 12: 28-29 sta scritto:

Perciò, ricevendo il regno che non può essere scosso, mostriamo gratitudine, mediante la quale serviamo Dio in modo accettevole, con riverenza e timore, perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante. Ebrei 12:28-29

In conclusione, il Timore di Dio non è la Paura del Giudizio di Dio, ma è una forma di rispetto verso coLui che ci ha creati e, come ho scritto su, “il timore di Dio non è “terrore di Dio” ma un senso di rispetto molto profondo ed umile verso un essere che è stato in grado di crearci.

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