Qual è il tuo punto di riferimento?

Beh! In natura ne esistono di vari tipi. Montagne, laghi, campi coltivati, o alberi secolari e se sei un amante delle passeggiate in montagna, imparare a riconoscere dei punti di riferimento ti consentirà di non perdere mai la via di casa.

Le nostre città, per esempio, sono piene di monumentali edifici che ci consentono di orientarci per arrivare in un determinato luogo, ad esempio grattaceli altissimi, come l’Empire State Building che, con la bellezza di 443 metri, sovrasta il cielo di New York, quasi a dire: “Ehi amico! Qui ti trovi a Manhattan!”.

Tutti noi abbiamo la necessità di trovare dei punti di riferimento per poter affrontare e percorrere questo meraviglioso dono che il Signore ha voluto darci, la vita, per la quale ci catapulteremmo nella ricerca di modelli o di mentori, che ci insegnino come affrontare le prove quotidiane, per uscirne come vincitori.

E quindi ti invito a riflettere, qual è il tuo punto di riferimento?

L’essere umano, in quanto tale, è destinato al peccato e quindi a cadere nell’errore e, affidando tutta la propria fiducia ad esso, inevitabilmente, le nostre certezze e sicurezze cadranno inevitabilmente e tutta quella fortezza, che negli anni, con l’esperienza e la vita vissuta, abbiamo costruito, cadrà giù.

La Pietra Miliare nella tua vita è Gesù, solo attraverso di Lui e con Lui, tu potrai ottenere delle certezze, nel Vangelo di Giovanni al capitolo 14 sta scritto

io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio.

E cosa o chi potrebbe mai darti più certezze del creatore dell’Universo?

Nella Genesi, al capitolo 11, viene narrata la storia della famosa Torre di Babele. Leggendo questo racconto potremmo pensare che le opere fatte dall’uomo rechino offesa a Dio. Una grande opera architettonica, come quella torre altissima, che sarebbe diventata un punto di riferimento in caso di smarrimento, avrebbe sicuramente dato fama e gloria alla città. Sappiamo tutti cosa succederà alla fine, il Signore scenderà nella città e metterà confusione tra gli uomini, affinché ognuno di loro parlasse una lingua diversa.

Ma perché il nostro Padre Celeste si comporta in questo modo?

Quando ci sentiamo persi, quasi istintivamente il nostro sguardo volge verso il cielo, inconsciamente ci stiamo rivolgendo a Dio, al solo che potrà indicarci la via della salvezza.

Il tentativo da parte dell’uomo di costruire una torre alta fino al cielo non è per arrivare a Dio, ma per il sostituirsi ad esso.

La torre sarebbe stata ben visibile da tutti e avrebbe potuto dare un punto di riferimento all’umanità. Questo è ovviamente bello, ma ci stiamo dimenticando che il punto di riferimento ce lo abbiamo già, ed è il nostro Signore Gesù Cristo.

È una frase che ripetiamo spesso, ma che vale la pena di ricordare.

Il tuo Dio sa cosa è meglio per te.

Con i Vangeli, soprattutto con l’episodio del fico senza frutto (Luca 13, 6-9), impareremo ancora meglio il concetto. Ciò che fa male nella nostra vita va estirpato alla radice, allo stesso tempo ciò che vuole sostituirsi a Dio e ci allontana da esso, va eliminato.

Così, infatti, Dio ha operato mettendo confusione, affinché tutti noi potessimo nuovamente tirare su con il naso, per cercare la Sua presenza nella nostra vita.

Impariamo dunque da queste esperienze a dare più significato alla nostra vita, scrollandoci di dosso tutta quella spazzatura che ci portiamo comodamente rinchiusa in una scatolina rettangolare nelle nostre tasche.

Liberiamo le menti da falsi miti popolari, perché la vita da copertina dura il tempo di un tik tok e quando finisce non ha più significato.

Riprendiamo e facciamo nostro l’unico riferimento possibile. Quello di Gesù.

Dio ti benedica.

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