Quale è il concetto di famiglia secondo la volontà di Dio’?
La famiglia nella parola di Dio, la Bibbia.
La famiglia fu creata da Dio stesso, sin dal principio. Egli, dopo aver creato ogni cosa, creò l’uomo e la donna, formando così la prima famiglia.
Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra». (Genesi 1:27-28).
Per costituire la propria famiglia, i credenti devono trarre insegnamento soltanto dalla Parola di Dio, la quale contiene gli ammaestramenti necessari e fondamentali per la formazione di una famiglia, nella volontà di Dio. In quanto, oggi, è più che mai necessario, esortare le famiglie, soprattutto quelle cristiane, a non seguire i principi fortemente instabili della società moderna.
Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà. (Romani 12:2).
Quando nasce una famiglia?
La famiglia, nella sua parte principale, è formata da marito e moglie, nasce quindi con un atto che noi conosciamo perfettamente, il matrimonio. Innanzitutto però, bisogna prima dire che, per creare un nuovo nucleo familiare, occorre prima di tutto staccarsi dalla vecchia famiglia. Il distacco dai genitori per formare una nuova famiglia, ovviamente, non significa abolire ogni tipo di rapporto affettivo con il vecchio nucleo, ma semplicemente di avere un approccio diverso con esso e da esso, dato dalle responsabilità e dai nuovi ruoli ricoperti nel nuovo nucleo. In poche parole, noi non smettiamo di amare i nostri cari, ma il focus del nostro rapporto è spostato in un’altra prospettiva che comprende anche e soprattutto, il nostro partner.
Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne (Genesi 2:24)
Il vero fine dell’unione matrimoniale è dunque la fusione inseparabile, di due in uno.
Ovviamente, l’unione deve essere ratificata con un atto pubblico, tramite il quale Dio, la società e nel caso dei credenti, la chiesa, saranno portati a conoscenza del fatto che quell’uomo e quella donna, hanno scelto di vivere insieme il resto della loro vita. Non una parte, ma tutta.
Dio intende in questo modo il matrimonio e considera questo rapporto in maniera talmente forte, da usarlo come esempio per semplificare il concetto di unione tra Cristo e la chiesa.
Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso. Infatti, nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. (Efesini. 5:25-30).
Quando due respiri si uniscono per soffiare insieme sull’amore, annulla lo spazio tra l’uomo e Dio, perché il mondo non fu compiuto con la nascita dell’uomo, ma dall’amore di Dio.
FONTE citazione
dal libro l’uomo, il tempo e l’amore di Tullio Colsalvatico.
Cos’è la famiglia spirituale?
Beh! E’ proprio Gesù a dircelo, in Marco 3:34,35
Girando lo sguardo su coloro che gli sedevano intorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chiunque avrà fatto la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre. (Marco 3:34-35)
La risposta di Gesù fa davvero sperare bene, in quanto, essa allarga il concetto di famiglia a nuovi orizzonti, basati unicamente sull’affetto fraterno, eliminando quindi ogni barriera superflua che ci potrebbe essere tra famiglia naturale e famiglia spirituale.
Gesù ci dice che c’è un’altra famiglia, oltre la nostra famiglia terrena, dove è possibile avere una vita amorevole, fraterna, nello stesso modo di quella fondata sugli affetti della famiglia naturale. Questa è la comunità dei credenti in Cristo, cioè di coloro che credono nella Parola di Dio. La nostra famiglia spirituale.
Con questo verso, Gesù amplia il concetto di famiglia naturale, terrena, da cui tutti proveniamo, con nuove prospettive spirituali, per avvicinarci ad un’altra realtà, ben più grande e spirituale e di vivere in essa, in piena libertà.
La nostra fede ovviamente non porta ad una spaccatura del nucleo familiare terreno, così come lo conosciamo oggi, ma invece lo allarga ad una nuova estensione di cui Gesù stesso ne parla e che non ha nessun limite, cioè la Chiesa.
La Chiesa è fatta di credenti, non di mura, o di edifici,
la chiesa è la famiglia di Dio.
La nostra identità, come cristiani, ci attribuisce una nuova identità spirituale rispetto a quella naturale, facendo di noi fratelli e sorelle in Cristo.
Hai mai pensato alla tua famiglia spirituale? Cioè alle persone che come te, amano Cristo Gesù?
Nel verso di Luca 11:27,28 ci fa capire la vera fede.
Mentre egli diceva queste cose, dalla folla una donna alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti portò e le mammelle che tu poppasti!» Ma egli disse: «Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!» (Luca 11:27-28)
Quante volte capita di vedere persone credenti, che in realtà, fino a quel momento non si conoscevano affatto, ma che, incontrandosi per la prima volta, sembrano fatti l’uno per l’altro?
È proprio in quelle occasioni, che si mostra la dolcezza di Gesù. Ci ritroviamo in un’altra famiglia, più grande, stabilita da Dio, la famiglia di Cristo, cioè di quelli che operano nello spirito di Dio ed è proprio questa la famiglia di cui Gesù parla.
Fatta di amicizie semplici e durature senza avere nessuno scopo secondario. Tanto che, alla fine, non ci interessa più chi siamo, non ha più così tanta importanza capire la nostra situazione attuale, potremmo addirittura vivere senza domandarci nemmeno da dove veniamo e semmai dove siamo indirizzati. Non esistono razze, ne altro genere di differenze tra noi.
In quel contesto nulla è più come prima, perché in quella famiglia spirituale, custodiamo le nostre più potenti e profonde benedizioni che Dio stesso ha stabilito.
Non abbiamo timore, perché contiamo su questa famiglia, grandiosa, e completa, il tutto per crescere e diventare “ad Immagine e somiglianza di Lui”.
Nel pensiero della salvezza di Dio, è tutto armonicamente progettato per preparare uomini e donne uniti, con una realtà nuova, liberi e simili a Dio.
Quando parliamo della nostra famiglia, i nostri fratelli le nostre sorelle, i nostri padri le nostre madri, i figli i nipoti siamo sicuramente sospinti dall’amore nei loro confronti, quanto più per la nostra famiglia spirituale dove tutti siamo uniti sotto l’Amore perfetto del Padre e indirizzati sulla via di Dio.
Ricordiamoci sempre che la famiglia è un dono di Dio fatto a ciascuno di noi, perché possiamo vivere e stare bene sulla terra, è il progetto più bello che Dio, nel suo immenso amore, ha architettato per portarci alla Sua presenza.
Quando Dio ha creato l’uomo e la donna, ci ha stabiliti per stare insieme sulla terra, con i nostri figli. Come si fa a non ringraziarLo per questo grande progetto, del quale ciascuno di noi è protagonista?
Facciamo parte di questo grande progetto di Dio, perché il Signore ci ha chiamati alla vita attraverso la famiglia unita, perché Dio stesso è famiglia, è amore tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Per questo abbiamo bisogno di pregare per le nostre famiglie, perché sono il cerchio più forte, fondamentale e unico per ciascuno di noi.
Dobbiamo pregare, perché le nostre famiglie somiglino sempre di più al progetto che Dio ha fatto in noi.
Dio vi benedica.